Biocosmesi: oggi vi spiego come orientarsi e cosa controllare prima di acquistare i Prodotti
E’ ormai noto che alcuni ingredienti, presenti nei nostri prodotti di bellezza, possono rivelarsi non rispettosi per la salute della nostra pelle.
Per questo motivo si diffonde sempre più la cultura del “biologico”, che consente l ‘utilizzo di componenti biologici, naturali
Vediamo insieme oggi come distinguere i prodotti “Bio” dai Classici Cosmetici non Bio che rimangono per lo più composti da elementi sconsigliati come, parabeni, petrolati, siliconi, oli minerali, coloranti chimici, Lanoline, chelanti come EDTA,sostanze chimiche dannose e tensioattivi più aggressivi SLS ec
Prima di ogni acquisto è sempre bene leggere l’ etichetta per conoscere bene gli ingredienti (INCI International nomenclature of cosmetic ingredients), la lista delle sostanze contenute nel prodotto elencate nell’etichetta in ordine decrescente.
Il mondo della cosmesi eco-bio non gode di una normativa europea che disciplini l’uso degli ingredienti ed è per questo che alcune aziende istituiscono dei disciplinari dove dichiarano che cosa NON utilizzano nel nostro caso BIOCOSMESI (senza parabeni, petrolati, siliconi, oli minerali, coloranti chimici, Lanoline, chelanti come EDTA,sostanze chimiche dannose e tensioattivi più aggressivi SLS, ogm) 98% naturali.
oppure entrano in gioco le Certificazioni, frutto di un processo volontario da parte di un’azienda che sottopone tutti o alcuni prodotti agli Enti Certificatori e noi a breve valuteremo a quale affidarci.
Le certificazioni si sono sviluppate a livello nazionale e internazionale sono numerose.
Esistono le certificazioni Bio di diversi enti, Aiab, Cosmos (Icea, Ecocert, Bdih,Soil Association), Natrue, Ccpb riconosciuto da Natrue in italia, Biocosmesi Suolo e Salute ecc.. che assegnano ai prodotti che rispondono a determinati standard di biologico una certificazione che deve essere visibile sulla confezione del prodotto.
Aiab nata 2006, garantisce il rispetto di un disciplinare e l’uso di buone pratiche: solo materie prime vegetali non allergizzanti e irritanti; impiego di prodotti agricoli e zootecnici da Agricoltura Biologica.
Dal 2009 è nato lo Standard Cosmos International che si divide in due certificazioni Cosmos Natural che garantisce il 98% di ingrediente di origine Naturale, lasciando la componente petrolchimica, a esclusione dei conservanti ammessi, limitata al restante 2%, mentre Cosmos Organic garantisce dal 10 % al 20 % di prodotti biologici.
Natrue e ccpb classifica gli ingredienti cosmetici in tre categorie :sostanze naturali (non sottoposte a trattamenti chimici); sostanze natural-identiche (sostanze naturali manipolate con semplici metodi di trasformazione); sostanze natural simili( sostanze naturali modificate con trattamenti chimici). di conseguenza ha tre certificazioni: Cosmetici Biologici (95% ingredienti biologici), Cosmetici naturali( con una componente biologica almeno del 70%), cosmetici naturali (che devono rispettare l’elenco di ingredienti e dei metodi per la lavorazione ammessi.
Biocosmesi Suolo e Salute è un organismo di controllo nato per le certificazione dell’agroalimentare e dell’ambiente ma ha esteso il campo di attività a schemi di certificazione come la biocosmesi e la biodetergenza. E’ possibile ottenere la certificazione Biocosmesi per cosmetici naturali, biologici ed ecosostenibili, oltre che per i laboratori di produzione per la cosmesi biologica.. Si suddivide in 4 categorie: BIOCOSMESI NATURALE (il 20% degli ingredienti sono Naturali e di essi, almeno l’1% è di origine Biologica), BIOCOSMESI 70 (il 70% degli ingredienti Naturali è di origine Biologica), BIOCOSMESI 95 (il 95% degli ingredienti Naturali è di origine Biologica), BIOCOSMESI VERITAS (il 100% degli ingredienti Naturali è di origine Biologica).
Le certificazioni garantiscono che tutti gli ingredienti usati anche quelli di origine naturale, per cui salutari ed eco-compatibili per l’ambiente. Qualora i prodotti non fossero certificati, per essere considerati sani i cosmetici non devono contenere paraffine e siliconi, petrolati, OGM, parabeni ecc…
Per capire meglio le descrizioni è utile tener presente che gli elementi vegetali che non hanno subito processi chimici sono scritti con il proprio nome botanico latino, mentre i composti sintetici e semisintetici in inglese.
Per concludere vi segnalo l’importanza di prestare attenzione agli ingredienti e ai profumi che i prodotti contengono, che questi non siano testati sugli animali, “cruelty free” ( che siano testati sulla presenza di Nichel, e che la loro produzione sia attenta a ridurre al minimo l’inquinamento dell’ambiente.
Anche il “Packaging” il contenitore del prodotto ed eventuale confezione, che siano di materiale riciclato e/o reciclabile e a basso impatto ambientale.
Articolo scritto dalla Dott.Ssa Nadia Lecci – di Sogno Cosmetici Bio Follonica (GR) Toscana